L’oreficeria Re Artù nasce a Chianciano Terme nel 1972 dalla mia unione con Francesco. Eravamo due giovani artigiani con la passione per l’arte orafa ed uno sconfinato amore per il proprio territorio. Quando aprimmo il nostro laboratorio eravamo una vera novità, volevamo cambiare i preconcetti dell’arte orafa, contestualizzarla al nostro territorio e svilupparne una dimensione più moderna. Forse peccavamo un po’ di presunzione, ma credevamo in un nuovo modello di lavorazione e sviluppo. Era un’idea nuova, che aveva però le radici in un mondo lontano, ormai dimenticato, dove la creazione di gioielli era una pratica simbolica oltre che commerciale.

Gli Etruschi, nostri antenati, avevamo sviluppato per secoli una tecnica di lavorazione incredibile e sarebbe stato stupido perderla a favore di un’omologazione commerciale. Essa serviva infatti a creare oggetti unici che accompagnassero e distinguessero i loro morti nell’aldilà. Ed è con questa logica dell’unicità che abbiamo sviluppato la tecnica di granulazione secondo i nostri nuovi valori artistici.

Creammo i primi preziosi utilizzando esclusivamente oro giallo, assicurandoci una resa perfetta rispetto ai nuovi canoni moderni e perfezionando di anno in anno le tecniche e le composizioni. Dopo la tragica morte di Francesco, nel corso degli anni, ho cercato di mantenere vivo il suo pensiero e la nostra visione del mondo orafo, offrendo ai nostri clienti soluzioni sempre innovative ma con forti legami al passato. Per questo dagli anni ’90 abbiamo iniziato a collaborare con importanti aziende di oggettistica in argento e peltro, come Giovanni Raspini, e nel nuovo secolo abbiamo introdotto i gioielli in oro bianco, con lavorazione liscia o satinata, arricchite da selezionate pietre preziose, dal profilo più moderno.

Dopo più di quaranta anni ho passato questo pesante testimone alle mie figlie che fortunatamente non hanno smesso di sognare e continuano a credere che la propria arte in fondo non è altro che un’inesauribile risorsa del proprio benessere.